pag. 1/2> Habeas Corpus

La restaurazione monarchica

La restaurazione della monarchia non significò  un arresto del processo di sviluppo economico e sociale caratterizzato dall'espansione  delle esportazioni e del commercio internazionale, dalla diffusione delle recinzioni nelle campagne, dall'incremento del settore manifatturiero ed estrattivo. Libertà economica, di religione, di pensiero e di espressione erano alla base dello sviluppo dei ceti borghesi. Nei paesi cattolici mediterranei, dove la Controriforma controllava le manifestazioni culturali e diffidava o osteggiava apertamente lo sviluppo della nuova scienza, anche lo sviluppo economico e sociale risultò frenati.

Carlo II non mise in discussione i due punti fondamentali emersi dalla rivoluzione: che la Corona non poteva violare le libertà  e le proprietà dei sudditi inglesi e che la politica fiscale doveva essere approvata dal Parlamento. La sua arrendevolezza, però, nei confronti dell'espansionismo della Francia di Luigi XVI preoccupava larghi strati della borghesia inglese, allarmati dalla concorrenza francese nel commercio europeo e coloniale. In Parlamento i Tories erano fedeli al sovrano, mentre i Whigs rappresentavano l'opposizione. I Whigs difendevano anche le minoranze religiose non conformiste. Su pressione dei Whigs, il Parlamento votò nel 1679 l' Habeas Corpus.

La seconda rivoluzione inglese (1688)

A Carlo II successe il fratello Giacomo II, sospettato di guardare con favore i cattolici e osteggiato dai Whigs. Quando Giacomo II ebbe un figlio maschi odalla nuova moglie cattolica, il Parlamento offrì la corona al Principe olandese Guglielmo d'Orange, protestante e marito di Maria una delle figlie di Giacomo II. Il Re abbandonò Londra e Gugliemo salì al trono dopo aver sottoscritto il Bill of Rights, preparato dal Parlamento. Si compiva così la seconda rivoluzione inglese, pacifica e duratura, chiamata dagli inglesi "Gloriosa Rivoluzione".

Il Bill of Rights riconosceva i diritti dei sudditi e i poteri del Parlamento, stabiliva in Gran Bretagna una monarchia parlamentare, una monarchia borghese. Si trattava di un'istituzione che era il prodotto delle profonde trasformazioni a livello economico e sociale, accopagnate da un fervente dibattito politico e religiosa, ma era nello stesso tempo la condizione che rendeva possibile lo sviluppo degli interessi delle classi imprenditoriali e mercantili.

La società inglese al tempo della seconda rivoluzione

La tabella successiva, opera di un pubblicista dell'epoca, visualizza la stratificazione sociale di un paese investito da un processo di modernizzazione.

Tabella della popolazione inglese (1688)

di Gregory King (1650-1710)

Numero delle famiglie Rango, gradi, titoli e qualifiche Individui per famiglia Numero delle persone Reddito annuo per famiglia in sterline
160 Lords temporali

40

6400

3200

26 Lords spirituali

20

520

1300

800 Baronetti

16

12800

800

600 Cavalieri

13

7800

650

3000 Gentiluomini campagnoli

10

30000

450

12000 Gentiluomini

8

96000

280

5000 Titolari di alti uffici

8

40000

240

5000 Titolari di minori uffici

6

30000

120

2000 Mercanti e commercianti marittimi eminenti

8

16000

400

8000 Mercanti e commercianti marittimi minori

6

48000

198

10000 Legali

7

70000

154

2000 Ecclesiastici eminenti

6

12000

72

8000 Ecclesiastici minori

5

40000

50

40000 Liberi possessori benestanti

7

280000

91

120000 Liberi possessori di minor condizione

5,5

660000

55

15000 Addetti alle arti libere e alle scienze

5

75000

60

150000 Coltivatori

5

750000

42 st .e 10 sc.

50000 Bottegai e commercianti

4,5

225000

45

60000 Artigiani

4

240000

38

5000 Ufficiali di marina

4

20000

80

4000 Ufficiali dell'esercito

4

16000

60

50000 Marinai semplici

3

150000

20

364000 Lavoranti e "opere" non domestiche

3,5

1275000

15

400000 Abitanti nelle cascine e poveri

3,25

1300000

6 st .e 10 sc.

35000 Soldati semplici

2

70000

14

Vagabondi

30000

Totale

5500529